Vi raccontiamo una storia, quella di uno studio di registrazione professionale. Come si costruisce? Insonorizzarlo… Cosa serve per iniziare da zero?

Il primo step è creare una struttura “box in a box” per le pareti. Noi abbiamo usato “quattro camere” in cartongesso, distanziate l’una dall’altra di 4 centimetri. Questo ci consente di evitare i “ponti acustici”. 

Dentro ad ogni camera, vi sono dei materassini di lana di roccia con tenuta fonica 100Kg/M2 che garantiscono una tenuta acustica estremamente potente. Serve a rendere isolata la dispersione di eventuale suono sia da parte esterna che interna alla sala.

Per un perfetto isolamento acustico non si può non trattare il soffitto: calcolate che il miglior modo per insonorizzare il “cielo” è un soffitto sospeso: si parte da uno o più pannelli in cartongesso, al cui interno vi sono i materiali fonoassorbenti (lana di roccia/lana di vetro)

Ultimo passo, ma non meno importante, l’insonorizzazione del pavimento. Ci sono molte soluzioni, alcune più economiche, altre meno. Noi abbiamo optato per il meglio, un pavimento galleggiante a quattro strati. Abbiamo quindi posato nell’ordine: cemento, piombo, sabbia e truciolato espanso. Abbiamo terminato l’opera con la posa di un parquet in legno naturale.

Ora non resta che scegliere e inserire nella nuova sala le attrezzature audio più all’avanguardia.
Se avete fatto le cose per bene il risultato sarà… da urlo!

E voi, come avete insonorizzato il vostro studio?                                                                                                                 Avete domande su come costruirlo o migliorarlo? Chiedeteci i nostri consigli e “trucchi” del mestiere!

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